Definizione, cultura e filosofia
Taiji Quan (scritto anche taijiquan o tai chi chuan) significa letteralmente “pugilato (quan) del principio supremo (taiji)” ed è pertanto un’arte marziale cinese che incarna la visione filosofica Yin-Yang, la teoria dei meridiani riconducibile alla medicina tradizionale cinese (MTC) e le antiche tecniche respiratorie (Tuna). Il Taiji Quan ha avuto alla fine del secolo scorso larga diffusione anche per effetto dei benefici alla salute ampliamente riconosciuti in Cina, in America e da qualche anno anche in Europa.
La pratica per la salute
Nell’immaginario collettivo la pratica del Taiji Quan è spesso associata a un gruppo di anziani cinesi che eseguono lentamente armoniosi movimenti, al sorgere dell’alba, in un verde e ampio parco alberato.
Tra le caratteristiche salienti di questa antica pratica spicca la ricerca dell’equilibrio psico-fisico diretto ad ottenere il completo controllo dei movimenti eseguiti armoniosamente con il fluire della respirazione.
Quindi una caratteristica che balza immediatamente agli occhi è l’esecuzione lenta dei movimenti che costituisce, in realtà, una modalità di allenamento tipica di questa disciplina: tale modalità consente al cervello di controllare ed elaborare il meccanismo coordinativo e la percezione sensoriale interna, in particolar modo dei muscoli e delle articolazioni. La circolarità nell’esecuzione dei movimenti e il movimento a spirale degli arti (peculiarità del Taiji Quan stile Chen) stimola l’attività articolare e allo stesso tempo l’allungamento muscolare; inoltre il continuo cambio di peso da una gamba all’altra permette un irrobustimento muscolare considerevole della parte sottostante del corpo, con comprovati benefici nel mantenimento di una corretta postura e nel rafforzamento della struttura muscolare deputata alla stazione eretta dell’individuo.
Ulteriori ed altrettanto importanti benefici riguardano l’apparato cardio-vascolare e il sistema nervoso. Innanzitutto, la pratica del Taiji Quan permette di migliorare la circolazione sanguigna e la vascolarizzazione a livello periferico; in secondo luogo, i movimenti rilassati ed armoniosi inducono la corteccia cerebrale in uno stato inibitorio tale da consentire un riequilibrio funzionale dell’attività degli organi interni e la normalizzazione degli stati nervosi alterati (studi effettuati dall’Università dello Shendong). La respirazione addominale inversa incrementa la capacità polmonare, costituisce una sorta di massaggio della zona dove sono situati gran parte degli organi interni e, per di più, agevola il cuore nell’irrorazione sanguigna. Nel corso del tempo, sono stati condotti numerosi studi scientifici tesi a dimostrare gli effetti benefici derivanti dalla pratica del Taiji Quan; molti sono stati pubblicati sotto forma di articoli, apparsi su riviste mediche e presentati da ricercatori e specialisti della materia. Qui di seguito, alcuni link dai quali si possono ricavare ulteriori informazioni:
The New England Journal of Medicine
L’arte marziale
Oltre a quanto già detto finora il Taiji Quan costituisce un’arte marziale completa includendo proiezioni, spinte, colpi di spalla, di bacino, di petto, di gomito, ginocchiate, pugni, calci rotanti e tecniche molto raffinate di torsione, pressione e prese di ogni genere. Tuttavia ciò che contraddistingue maggiormente questa disciplina dalle altre arti marziali esterne appartenenti al Wushu è l’utilizzo dell’energia interna (jing) che se coltivata in modo appropriato permette di portare colpi molto potenti ed utilizzare tecniche dagli effetti devastanti. Proprio per quest’ultimo aspetto, l’etica e la filosofia profusa dai grandi Maestri di Taiji Quan è rivolta, nella stragrande maggioranza dei casi, alla pacifica convivenza e al rispetto reciproco, con l’intento di promuovere nell’individuo non solo la crescita atletica ma anche quella psicologica, forgiando atleti con caratteri forti e decisi, che si applicano con perseveranza e costanza alle attività quotidiane. In definitiva, dunque, il Taiji Quan è un’arte del movimento in cui equilibrio, armonia, energia e benessere tessono un fitto reticolo finalizzato alla crescita interiore e all’acquisizione di una maggior sicurezza nei confronti di se stessi; queste caratteristiche, condite con le tradizioni cinesi più affascinanti e misteriose, fanno di questa disciplina una gemma della cultura tradizionale cinese e la quintessenza delle arti marziali.
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(si ringrazia per la foto la pagina Facebook del Maestro Zhu Tiancai)